Il Capodanno è la festa più apprezzata, desiderata, odiata, divertente e tragica dell’anno.
Rappresenta la fine e l’inizio del nuovo anno, cade il 1 gennaio del calendario gregoriano e per molti rappresenta un momento di bilancio, chiusura e partenza.

Indica il Capodanno

Giulio Cesare Indica il Capodanno

Ma perché proprio il 1 gennaio? Tutto ebbe inizio con l’introduzione del calendario giuliano di quel mattacchione di Giulio Cesare e trae origine dai festeggiamenti in onore del dio Giano (quello che diede il nome a gennaio). Ebbene sì! Dal 46 a.c. che l’essere umano non sa cosa fare a Capodanno.

Ecco a voi 10 cose da NON fare a Capodanno e poterlo festeggiare in tutta serenità.

1) Bilanci e buoni propositi.
Che li fai a fare? Non servono, i conti non tornano, e non tornano semplicemente perché non hai rispettato i tuoi buoni propositi e quindi, che senso ha farne di nuovi? Ti metti solo sul viso quella specie di venatura melanconica che dura il tempo dell’arrivo delle lenticchie.

2) Lenticchie, cotechino e zampone.
Le lenticchie portano soldi e quindi ricchezza e quindi benessere, è TRADIZIONE. Ok! Ad occhio e croce, considerando quante lenticchie abbiamo mangiato a Capodanno, minimo minimo potevamo tutti permetterci a testa almeno un’isola grande quanto la Sardegna.
Tutto colpa dei romani che si regalavano la “scarsella”, borsa di cuoio contenente lenticchie, con l’augurio che si trasformassero in monete. A questo punto non potevate mettere l’usanza di regalare direttamente le monete? Noi avremmo apprezzato. Le lenticchie vi si metteranno sullo stomaco, soprattutto dopo tutto quello che avete già mangiato.

3) Le mutande rosse.
Forse dalla tradizione cinese dove il rosso è il colore dell’imperatore, forse dai romani, il rosso è un colore portafortuna, soprattutto perché veniva utilizzato per allontanare gli animali, e va bene, giustissimo, bellissimo. Però, amico mio, con i boxer rossi con sopra stampato un abete addobbato, se poi ti va in bianco il Capodanno… fattela una domanda! Vuoi indossare il rosso per tradizione, scegli un altro indumento, non l’intimo. Per le donne il discorso cambia e non poco, perché il rosso è sexy, e si, la tradizione deve essere rispettata in questo caso.

4) Il panettone o il pandoro.
Dico io, con tutti i dolci che ci sono nella tradizione campana, ma non bastavano? No, anche quello lombardo, va bene la fusion culturale, ma non è meglio almeno a Capodanno risparmiare anche la botta di burro di importazione culturale? Perché non fai un’altra scelta? Compra al Sud.

5) L’alcol.
Bisogna festeggiare, bisogna brindare, qui il fatto è serio. Ma è anche serio festeggiare il 2, 3 il 4 gennaio, festeggia ma non farti proprio proprio come un babbà nel rum.

6) La festa in piazza.
Bella la festa in piazza, tutti infreddoliti e senza mangiare, oppure hai mangiato e ti si è bloccata la digestione, e poi che bei concerti: Gigi D’Alessio, Little Tony, I Ricchi e Poveri e gente che manco mio nonno si ricorda più. Ho capito che tutte le piazze vogliono il loro concerto, ma parliamone.

7) La serata in discoteca.
Pr che ti tartassano, traffico, fuori dal locale dalle 4, fila, lei con il vestito scollato e lui con la camicia e basta e la temperatura è di -3 gradi. Umidità, puzza di zolfo e ancora non ti fanno entrare. E quando sei dentro? Il triplo della capienza di qualsiasi locale, non si può ballare, non si può rimorchiare, non si può bere, non si può fare nulla se non aspettare di essere sputati fuori dal locale alle 6 del mattino, tutto questo alla modica cifra di 80,00 €  (ma le lenticchie non dovevano portare soldi?).

8) Spegni la TV.
Carlo Conti che fa il conto alla rovescia… NO! RAI no!

9) I botti.
Belli i fuochi d’artificio, un po’ meno riprodurre l’attacco di Pearl Harbor del 7 dicembre del 1941. Con tutti questi boati gli spiriti non li allontaniamo ma li risvegliamo. Con l’abbasso dei decibel ringrazieranno tutti: gli amici a quattro zampe, l’apparecchio acustico della nonna, le auto, qualche infisso e gli spiriti che potranno continuare a dormire tranquilli.

10) il Capitone.
Non dimenticare, sostieni la campagna #savecapitone, perché un pezzullo a te non cambia la vita, a lui si!

A Capodanno fai quello che più ti piace, resta con i tuoi amici e i tuoi affetti, quelli veri che conosci e che ti fanno ridere e stare bene.
Non è importante il cosa ma è importante il come, questo potrebbe essere un ottimo presupposto per il nuovo anno.