Mettiamola così: se un giorno dovessero dare del valore in euro ad ogni parola che più di tutte ha cambiato la storia del mondo, i copywriter diverrebbero in assoluto miliardari.

Sì. Perché il copywriter non è un mestiere semplice. Per essere copywriter c’è bisogno di una scintilla divina, di una predestinazione. Iniziamo quindi col precisare una cosa: il copywriter è una figura sempre esistita, ma sotto altre vesti. Il suo talento migliore è la parola ad effetto, la retorica, la capacità di giocare con la lingua, di convincere lo spettatore. Si differenzia da un oratore o da un politico per una caratteristica: è invisibile, perché il più delle volte scrive dietro un pc. Ed il più delle volte è stesso lui ad occuparsi di scrivere discorsi ai politici. In questo caso è meglio conosciuto con l’appellativo di “ghostwriter”.

Addentrandoci nello specifico, il copywriter è una figura professionale che, con l’esplosione del business pubblicitario, ha conosciuto un discreto successo e una certa richiesta sul mercato. Si occupa principalmente di redigere tutti i testi di una campagna pubblicitaria di un’azienda, compresi i dialoghi di una pubblicità, le frasi ad effetto e a volte perfino il nome di un prodotto da lanciare sul mercato. Lavora a strettissimo contatto con un art director, altra figura fondamentale, in quanto si occupa del lato visuale, grafico e tipografico di una campagna pubblicitaria di successo. La loro simbiosi forma la famosissima “coppia creativa” che tutti i fan di questo mestiere possono ritrovare perfettamente rappresentata nella complicità tra Helen Hunt e Mel Gibson nel film “What Women Want – Cosa vogliono le donne”. Parole ed immagini si fondono tra loro, dando vita a slogan, spot, pubblicità progresso e tutto ciò che abbia a che fare con una comunicazione efficace e di grande impatto.
La formazione di un copywriter è del tutto fuori dagli schemi, come del resto il mestiere stesso. Non dev’essere necessariamente laureato in lettere o comunicazione, anche se una formazione orientata in questo senso è un importante punto a favore. La peculiarità che più di tutte è necessaria in un copywriter è la conoscenza perfetta della grammatica, la capacità di scrivere testi chiari, semplici ed immediati che possano combinarsi bene con le immagini, oltre che un’eccellente dose di creatività.
Si diffidi da chi pensa di insegnare questo mestiere: la sua unicità sta nella sua impossibilità di essere insegnato. Certo, è fortemente consigliata la lettura di libri di psicologia di massa, di comunicazione, di marketing e, perché no, anche di moda, per aggiornarsi e stare sempre al passo con lo Zeitgeist (lo spirito del tempo).

Negli ultimi anni, con l’avvento del blogging e della comunicazione tramite web, si sono sviluppate nuove forme di copywriting, come quella SEO (Search Engine Optimization), che si occupa nello specifico di redigere articoli accattivanti seguendo le regole dell’ottimizzazione sui motori di ricerca.