Eccoci dunque all’ultima tappa di questo percorso teso a rendere la pubblicità un qualcosa di perfettamente inquadrabile e fruibile; se vogliamo meglio rendere il concetto, si è voluto, in questo percorso, dare una esatta conoscenza delle potenzialità del prodotto ‘pubblicità’, indagando gli aspetti preponderanti per servirsene, in ultima istanza, in modo produttivo.

Abbiamo preso in considerazione l’originalità, nel momento in cui bisogna differenziarsi dai propri competitors puntando prima di tutto sulla novità, sul fatto di essere i primi a proporre un prodotto fino a quel momento assente sul mercato; poi la nostra attenzione si è spostata sull’aspetto contenutistico del prodotto: un prodotto non ambiguo, di chiara allocazione e di semplice utilizzo avrà certamente maggiore seguito; si è passati poi a considerare altri aspetti come l’effetto sorpresa, che stupendo il consumatore lo lega al prodotto, e le situazioni in cui semplificando troppo il prodotto si corre il rischio di banalizzarlo.

Giungiamo dunque alla regola #7: ‘Rompere le regole’. Curioso senz’altro il fatto che una regola ci dica di rompere le regole, ma il contenuto di tutto il messaggio sta proprio in questo. Rompere le regole sottende anzitutto il fatto di conoscerle; quindi, contrariamente a quanto si possa credere, chi sceglie di infrangere le regole è senz’altro una persona, un’azienda che le conosce perfettamente.

Si fa una scelta precisa: non si segue una linea tracciata dal mercato e dai suoi operatori; non si sceglie di spartire una fetta man mano sempre più piccola del segmento di mercato in cui si va ad operare. La regola #7 contiene in sé l’essenza delle altre regole: chi rompe le regole sceglie di essere originale, sceglie di svincolarsi da meccanismi usurati dal mercato, intende creare l’effetto sorpresa in un consumatore abituato ad osservare sempre le stesse condotte da parte degli attori coinvolti. E come un bimbo, che voglioso di mettersi al centro dell’attenzione, comincia a rompere ogni cosa pur di ottenere il proprio obiettivo, così in un contesto pubblicitario provocare sconquasso equivale proprio ad emergere, a guadagnare il centro della scena.

Una pubblicità di successo dovrà, per forza di cose, far parlare di sé; dovrà emergere tra le altre:

Quale cosa migliore, se non quella di innovare proponendo le proprie, di regole?