Tempi duri per Giuntoli. Il mercato sta facendo impazzire il Ds azzurro che, secondo fonti certe, avrebbe perso pure la consueta brillantezza del capello. Il problema è che si sta diffondendo di nuovo la strana epidemia che spinge i calciatori a schifare Napoli e giocare dovunque meno che da noi. Perfino Vrsaljko e Zielinski, che non sono Maradona e Pelè, ci hanno snobbati. Qualche anno fa il problema era la munnezza. E allora ci siamo messi con la santa pazienza e l’abbiamo levata. Poi il problema sono diventati i soldi. E allora abbiamo cercato di diventare meno tirchi, ma senza esagerare. Poi il problema sono diventati i diritti d’immagine. E quello ci sta ancora, perché da questo orecchio De Laurentiis è proprio sordo. Stavolta il problema, onestamente, non sono riuscito a inquadrarlo. Sacchetti di immondizia a Napoli non ne vedo. Cioè li vedo, ma è a un livello accettabile. Di soldi a Vrsaljko e Zielinski ne sono stati offerti pure assai: 12 milioni al primo, con il prestito di Zapata al Sassuolo, e 13 al secondo, con la possibilità di cedere Zuniga all’Udinese. Dei diritti d’immagine non ne parliamo proprio perché stavolta ci hanno detto di no ancor prima di affrontare l’argomento. Allora direte voi, giustamente, il problema è che volevano più soldi. E devo ammettere che la vostra considerazione, per quanto basica, potrebbe essere veritiera. Perché alla fine Vrsaljko andrà all’Atletico Madrid, che ha offerto 15 milioni, e Zielinski al Liverpool, anche qui per 15 milioni. Aldilà del fatto che io dubito che 2 o 3 milioni possano fare veramente la differenza, ma è questione di punti di vista, voi veramente credete che c’è da fasciarsi la testa perché questi due hanno fatto le valigie e sono andati altrove? Veramente credete che Vrsaljko e Zielinski valgano più di 12-13 milioni di euro? Non vedo un solo motivo per cui il Napoli dovrebbe svenarsi per prendere due calciatori di ottima fattura, per carità, ma di sicuro lontanissimi dall’essere dei fuoriclasse. E poi vorrei dire, tornando al discorso dei 2-3 milioni che non fanno la differenza, è palese che sti due a Napoli non ci sono mai voluti venire. La trattativa con Tonelli, per esempio, è stata più o meno questa: “12 milioni- 4 anni- stipendio a 350.000 euro. Va bene?” “Va bene”. Fine della discussione. Perché se a un calciatore interessa un progetto, non sono i 2 milioni di euro a cambiare le carte in tavola. Ha pesato l’appeal della squadra? Mi può stare anche bene, guardando i competitor. Ma allora a che pro questo tira e molla così lungo per poi darci un due di picche nel momento di andare a letto insieme? Come due donnine allegre, che ti stuzzicano, ti inebriano, non ti dicono né si né no, alimentando false speranze, e poi vanno via dal locale con quello che ha la macchina più figa della tua. E a me sta storia mi ha ricordato troppo quella di Rolando Bianchi, che per due-mesi-due si fece fare il filo dal Napoli e poi se ne andò in Inghilterra, al Manchester City. Perché aveva più appeal. Voi vi ricordate che fine ha fatto Rolando Bianchi? La fine delle botte a muro, fuochi artificiali che fanno tanto rumore per poi scomparire nel nulla dopo pochi secondi di gloria. La stessa fine che io, con tutto l’affetto, mi auguro facciano anche Vrsaljco e Zielinski. E poi ricordatevi che a Napoli si è sempre detto: “Chi me vo ben, appriess me ven”. Chiaro il concetto?