Quando si utilizzano i mezzi pubblici è facile incappare in piccole grandi discussioni che, secondo il grado di interesse, coinvolgono o meno i passeggeri.

Come avvengono queste discussioni? Quali sono i fuochi che accendono le parole dei passeggeri, quando non sono immersi nei loro smartphone? Partiamo proprio da quest’ultima domanda, il ricevente deve essere predisposto alla ricezione del messaggio. Se l’autobus è particolarmente affollato, è ancora più semplice, la micro comunità ha già una caratteristica ed un qualcosa in comune, in questo caso la quasi mancanza di aria, il caldo, la folla, una sorta di “meta-intimità”. Ma quali sono le tipologie di
discussioni che possono nascere? Ne abbiamo individuate tre.
  1. Lamentela (ancora meglio se critica): nei confronti dell’autista, il mezzo super affollato, lo Stato, una critica che nasce più o meno a denti stretti e che poi viene facilmente condivisa, in quanto voce comune dell’intera
    comunità.
  2. Commento: su un lazzo o una gag nata nel contesto stesso e quindi facilmente condivisibile dalla comunità per esempio una persona che non riesce a prendere l’autobus in tempo, un avvenimento buffo o anche un
    episodio spiacevole.
  3. Esperienza condivisa: questo punto è molto particolare perché è strettamente connessa al grado di timidezza e voglia di far passare velocemente il tragico viaggio. Nasce da due o più persone che già si conoscono e si confrontano su di un tema, esempio un fatto di cronaca, una trasmissione televisiva, un oggetto del messaggio conosciuto ma non troppo intimo e che possa essere facilmente condivisibile e commentabile da altri passeggeri.
Come si può notare il mezzo in questione, l’autobus, è fondamentale per affrontare i punti sopraelencati, in quanto crea il contesto adatto. Chi prende l’autobus sa che può parlare da solo e lamentarsi ad alta voce,
non verrà considerato svitato, potrà essere accolto da una comunità propensa ad ampliare o partecipare al suo discorso. Pensiamo ad un contesto diverso, se camminassi per strada lamentandomi del governo o del tempo in una giornata di sole, cosa accadrebbe? Ecco, il vostro sorriso è la risposta!