Libertà è partecipazione diceva il ritornello di una nota canzone di Giorgio Gaber. E Josi Della Ragione lo sa bene. È il sindaco più giovane della Campania, a soli 28 anni con una lista civica e senza l’aiuto dei partiti tradizionali ha conquistato la vetta di Bacoli, comune in provincia di Napoli.
Lunghi capelli neri, un omaggio al suo calciatore preferito Schwoch, e occhi scuri lucenti; brillano di ideali e voglia di fare per riscattare se stessi e la propria terra. Un giovane capace di coinvolgere attivamente i suoi concittadini, non solo nelle piazze della città ma soprattutto attraverso l’utilizzo del web.
Rivoluzione culturale prima che politica (si legge dalla mission dell’associazione legata al portale freebacoli.net), ecco il core identity  di tutta l’azione politica del primo cittadino di Bacoli.
Punto di partenza per il cambiamento è rivoluzionare la cultura, e come farlo se non declinando la democrazia con il web?
Così ha fondato freebacoli.net, un portale di notizie e di denuncia. Una pagina facebook, un account twitter, gruppi di discussione e post efficaci, capaci di dar vita al confronto attivo e costruttivo tra tutti..
Al di là delle convinzioni politiche di ognuno di noi, quel che colpisce del giovane Sindaco bacolese è la sua energia comunicativa, il suo carisma in rete risvegliando l’interesse dei suoi concittadini, dai giovani elettori con il desiderio di rivalsa e l’amore per il luogo dove sono nati e cresciuti agli elettori più anziani dallo sguardo rassegnato.

Giovedì 18 giugno 2015 si è tenuta la proclamazione in villa comunale per poi proseguire, accompagnato da migliaia di cittadini, con una camminata fino in Piazza Marconi, sede del Municipio.

Per l’occasione, noi di nbdv abbiamo intervistato in esclusiva sul rapporto tra web e politica Josi Gerardo Della Ragione. Tra la piazza e Facebook. E su come un giovane cittadino abbia saputo utilizzare internet per diventare Sindaco.

 

Quanto hanno inciso i mezzi di comunicazione nella tua elezione?

Eh, tantissimo. È la prima elezione, diciamo, in Campania per le comunali in cui ha inciso tantissimo il web. Noi abbiamo fatto tante assemblee di strada e ogni qualvolta noi parlavamo con 20-30-40 persone però poi sul web visualizzavano anche 1500 persone. Bisogna capire che il web è uno strumento, le rivoluzioni non si fanno con i “mi piace” su Facebook  ma si lotta in strada. Attraverso il web si veicolano le informazioni. Il web è importante se però fai delle cose fuori dal web.

Che differenza c’è tra la piazza ed il web a livello elettorale?

Eeeehhh, quando tu riempi una piazza del web…è molto semplice perché tu apri un gruppo Facebook e riesci a diffondere informazioni. Poi riesci a sensibilizzare i cittadini stando tra di loro, quando ti vedono, hanno un contatto, ti vedono con le proteste, le proposte. Quindi oggi abbiamo riempito, non è la prima volta, non so quanti cittadini in una piazza enorme (piazza Marconi, nda). Li abbiamo portati in strada, li abbiamo fatti muovere. È importante utilizzare il web fino ad un certo punto perché altrimenti si focalizzano i cittadini su una sedia. Invece vanno alzati da quella sedia. Quindi bisogna essere capaci di utilizzare internet per alzare i cittadini dalle sedie e portarli in strada. E questo lo si fa attraverso un attivismo h24.

Ultima domanda e poi ti lascio libero: adesso cosa farai per migliorare la comunicazione web del comune di Bacoli?

Sicuramente apriremo nelle ville principali di Bacoli il Wi-Fi gratuito. Per tutti la possibilità di potersi connettere, la possibilità di poter avere un’app comunale attraverso cui i cittadini caricando sul web quest’app possono sapere cosa accade nel Comune. Quindi una delibera, una determina, una delibera di Giunta. Il manifesto è un modo arcaico di comunicare con il reale. Noi lo utilizzeremo per il momento però è importante utilizzare il web. Quindi il cittadino attraverso opere di trasparenza, di diffusione. Il consiglio comunale sarà mandato in diretta sul web così come le commissioni così come ogni settimana la Giunta avrà modo di rapportarsi con i cittadini attraverso il web. Il web come strumento per attività nel reale.

 

Un’esclusiva che ci rende orgogliosi nel momento in cui scriviamo, perché forse aveva ragione Gaber: la libertà non è stare sopra un albero, libertà è partecipazione.

Adesso è tutta ‘nata storia

In collaborazione con Erlinda Guida, Pasquale D’Angelo e Valentina Canciello