Alla fine, salvo impedimenti dell’ultima ora, la metropolitana di Piazza Municipio a Napoli aprirà sabato 16 maggio 2015, come ha annunciato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi in occasione della presentazione del Def. Il tutto dopo vari stop e rallentamenti causati da eventi tragici e importanti ritrovamenti archeologici che dimostrano ancora una volta come la città di Napoli – a livello artistico – non abbia nulla da invidiare al resto del mondo. Ma qual è la storia della metro di Piazza Municipio che addirittura, secondo alcuni esperti, sarà ancora più bella della metro Toledo? Sono serviti, dalla progettazione dell’idea, circa quindici anni di lavori per far sì che Napoli possa avere una metro che, stando ad indiscrezioni, potrebbe cambiare e stravolgere in meglio tutto il trasporto pubblico locale della città partenopea.

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Scavi che sono stati portati alla luce a seguito dei lavori per la stazione di Piazza Municipio.

Metro di Piazza Municipio a Napoli: la storia

La progettazione artistica della metro di Piazza Municipio a Napoli è datata 2000 ed è opera degli architetti portoghesi Álvaro Joaquim de Melo Siza Vieira e Eduardo Elísio Machado Souto de Moura, entrambi vincitori di diversi premi internazionali. I lavori sono cominciati nel lontano 2003 ma hanno subito ben 27 variazioni a causa degli imponenti ritrovamenti storico-artistici che hanno reso più difficile gli scavi. Anche perché i reperti trovati sono di una bellezza tale da convincere ingegneri, archeologi e Comune di Napoli ad installare nel corridoio di collegamento tra i pozzi di stazione e l’uscita in direzione della stazione marittima un’area museale permanente in cui verranno mostrati molti oggetti storici ritrovati durante gli scavi. Come ha scritto napolidavivere.it, l’area dove sorgerà la metro è stata definita “Pozzo di San Patrizio” poiché il numero di oggetti d’arte ritrovati è pari a circa tremila. Il motivo è da ricercarsi nel fatto che questa stupenda zona di Napoli (a poca distanza dal mare e vicinissima a Piazza del Plebiscito) era anche nell’antichità un centro nevralgico della città partenopea. Sono stati ritrovati reperti di epoca greco-romano, angioina, aragonese e vicereale. Nel 2003 sono state scoperte delle barche di legno d’abete che servivano per il trasporto di merci tra le navi di grosse dimensioni ed il porto dell’antica Neapolis. Oltre alle barche, c’è stato il ritrovamento di diverse anfore rendendo entusiasti gli archeologi che hanno lavorato per il cantiere della metro.

Nel 2004, inoltre, è stato ritrovato un porto romano con tutti gli oggetti ad esso collegati come monete, calzari romani, ceramiche, bottiglie di vetro tappate con sughero, reti da pesca e aghi per ricucirle e tante altre minuzie insieme anche uno scheletro umano di epoca medievale a otto metri di profondità in una tomba a fossa all’incrocio con via Medina. Nel 2005 sono state ritrovate anche tre navi di origine romana. Ed i reperti non sono certo finiti qui. Il 31 dicembre 2014 doveva aprire la metro di Piazza Municipio ma a settembre dello stesso c’è un evento tragico: muore Salvatore Renna, un operaio di Boscotrecase che stava lavorando a questa bellissima opera cadendo da una impalcatura. Un evento casuale e non prevedibile che ha portato al sequestro del cantiere e quindi l’apertura è stata slittata. A causa delle lungaggini della giustizia italiana, il dissequestro è avvenuto soltanto nel febbraio 2015 e ciò ha fatto sì che, come è stato scritto ad inizio articolo, l’apertura avvenga a inizio maggio 2015. Il Comune di Napoli, nel frattempo, non è stato fermo e ha

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Uno dei castelli di Napoli: Il Maschio Angioino.

provveduto ad effettuare un restyling all’interno di Piazza Municipio che versava in condizioni non proprio ottimali installando al centro della Piazza la fantastica fontana di Nettuno. Lavori che stanno proseguendo a ritmo davvero spedito. Nelle righe più su si era parlato dei tantissimi reperti trovati: ebbene, nel marzo 2015 sono state trovate altre due navi romane, lunghe circa 15 metri ed utilizzate tra la fine del II e l’inizio del III secondo dopo Cristo. Questi ritrovamenti, però, non hanno rallentato i lavori poiché l’attuale Giunta del Comune di Napoli ha deciso di investire tantissimo nella metropolitana essendo già state inauguranti la metro di Piazza Garibaldi e Toledo.



Metro Piazza Municipio: perché è fondamentale

Al di là dei ritrovamenti artistici, la metro di Piazza Municipio è di fondamentale importanza per il trasporto pubblico napoletano. Infatti, interesserà le zone adiacenti Piazza del Plebiscito, quartieri Spagnoli e molo Beverello. Ad aprile verrà aperta una prima uscita della Metro nella piazza centrale di Napoli con accessibilità al pubblico anche attraverso via Medina. Non solo: sarà disponibile una seconda uscita temporanea di fronte all’hotel de Londres. Le altre uscite saranno verso Palazzo San Giacomo ed, inoltre, a fine 2015 si potrà accedere anche alla stazione di piazza San Pasquale e nel 2016 verranno completati i varchi che porteranno in via Depretis. La vera importanza strategica della fermata metro di Piazza Municipio è, però, collegata alla fine dei lavori della linea 6 (linea che collega Mergellina a Fuorigrotta) poiché diventerà il terminale di quest’ultima. In pratica, una stazione di cambio.
Bellezza e trasporto pubblico: a Napoli, nemmeno un viaggio in metro risulterà noioso.