Sicuramente è la vista delle curve del Vesuvio il momento in cui capiamo di essere tornati a “casa”, ma c’è qualcosa di cui forse non ci rendiamo completamente conto consciamente. Per i napoletani i sapori, gli odori, sono molto più potenti nel risvegliare nella mente le mattine e i pranzi a casa propria. Proprio come scriveva Proust, una semplice “madeleine” riscatena il ricordo di una persona cara, di una intera vita. Pensate a quanto siamo fortunati noi, che invece di una madeleine possiamo crogiolarci nelle memorie di “cuzzetielli ‘e pane” immersi nel ragù del pranzo domenicale, o nell’odore di babà e sfogliatelle che sovrasta Via dei Tribunali. Questi sono gli odori condivisi della nostra cultura, ma poi ognuno di noi ha i propri profumi, i propri ricordi; come per me, anche se non fumo, l’odore della sigaretta mi è caro, mi fa pensare a quando mia mamma mi rimboccava le coperte da bambina prima di andare a dormire…
Ma al di là della vita quotidiana di ognuno di noi, ci sono profumi che fanno sì parte della cultura napoletana e campana, ma sono di un altro livello, molto più alto: arrivano a toccare la storia, la tradizione di un territorio, e viaggiano per decenni e decenni fino a noi.
Chissà perché, a Napoli e in Campania ciò che è più tradizionale ed eccellente ha sempre una storia legata a un passato regnante. E’ il caso di Carthusia: la leggenda dice che l’inaspettata visita della Regina Giovanna D’Angiò a Capri colse di sorpresa il padre priore della Certosa di San Giacomo, che voleva omaggiare in qualche modo la nobile. Egli colse i fiori migliori dell’isola e li lasciò nella stessa acqua per tre giorni. Quando il padre li buttò via si rese conto che il profumo che si levava da quell’acqua avrebbe potuto avere grande valore. Con l’assistenza di un religioso alchimista, il nome che diedero a quell’acqua, a quel profumo, fu “Garofilium silvestre caprese”. La vera storia di Carthusia però comincia nel 1948, quando quelle leggendarie ricette del 1380 furono riscoperte da un chimico piemontese. Quest’ultimo realizzò un piccolo laboratorio, a cui diede il nome di “Carthusia“, ovvero “certosa”.
E ancora una volta, come per le tradizionali eccellenze campane, il segreto sta nella semplicità della composizione. La pizza: pasta di pane, pomodoro, mozzarella, basilico, e in forno appena 90 secondi. Per Carthusia: la flora tipica di Capri. Come nell’alta cucina, il segreto non sta solo negli ingredienti in sé, ma soprattutto nella ricerca spasmodica dei migliori prodotti del territorio. Lo stesso fa Carthusia: ancora ci si basa sugli stessi fiori e le stesse piante colte per i primi esperimenti, assicurandosi ogni volta di tenere sempre altissima l’asticella della qualità.
Forse non tutti avranno sentito il nome di questo brand, e il motivo è dovuto proprio alla ricerca assoluta della qualità: puntando sul pregio delle materie prime, c’è bisogno di curare maniacalmente ogni singolo dettaglio, e ciò allontana sempre di più questa piccola casa dalla produzione di massa. Ma pur essendo un prodotto di nicchia, Internet pullula di recensioni positive su Carthusia: è come se tutti conoscessero questo piccolo angolo di Capri. Sarà che oggigiorno l’esclusività sembra attrarre sempre più clienti, e infatti anche Carthusia si trova trasportata da questo trend positivo. Proprio per questo, le vendite hanno trovato nuovi spazi per far conoscere il marchio, e ora è possibile acquistare i profumi di Capri anche, ad esempio, all’Aeroporto di Capodichino.
Carthusia, in sintesi, sembra rappresentare perfettamente il ruolo di Capri all’interno del panorama italiano. L’isola è da sempre il raffinato rifugio di facoltosi vacanzieri e l’unica pretesa che si può avere da questo posto è l’esclusività, l’unicità. Lo shopping tra i negozi capresi dà la possibilità di acquistare oggetti che altrimenti non si troverebbero altrove.
Capri è un’esperienza che, ammettiamolo, solo pochi possono permettersi a pieno. I profumi che quest’isoletta napoletana sprigiona, non solo quelli di Carthusia ma anche quelli dei ristoranti di alta cucina o quelli delle boutique d’alta moda, sono l’esatta espressione dell’esclusività e del lusso che caratterizzano questo meraviglioso scoglio sull’azzurro mare mediterraneo. Esclusivi eppure di una semplicità disarmante.