Un uomo magro, troppo forse, con il berretto e la tracolla consunta, sulla sua bici sgangherata percorre le stradine e le salite di una piccola isola per consegnare la posta ad un personaggio famoso, che vive nel posto più isolato ma anche più suggestivo di tutta Salina. Mario la posta la porta a lui, all’uomo che gli ha insegnato l’arte della poesia e delle metafore. Tutti noi ricorderemo per sempre Il postino, l’ultimo capolavoro di Massimo Troisi. La storia commovente di un’amicizia, una strana amicizia, tra un poeta e quello che diventò il suo postino personale.
Chi era il poeta? Un premio nobel a Napoli. Sarebbe un titolo perfetto per raccontare la storia di un poeta, anzi un Poeta, che per diversi mesi ha vissuto prima a Capri e poi a Sant’Angelo d’Ischia. Parliamo di un uomo che come mai nessun altro ha saputo trasformare in poesia i  sentimenti: l’amore, la solidarietà, il fervore per l’impegno sociale, la libertà e la lotta alle dittature, questo è ciò che leggi tra i versi di Pablo Neruda.

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Firma del poeta Pablo Neruda.
Fonte: wikipedia.

 
La sua non fu soltanto una carriera letteraria, ma anche politica. Fu proprio per la sua ferma posizione di estrema sinistra che fu costretto a lasciare la sua terra, il Cile, la Terra del Sud che ha amato per tutta la sua vita. Si spostò in diversi paesi ma nel 1952 la sua nave attraccò in un porto a noi ben noto. Un golfo che tutto il mondo invidia, che tutto il mondo ama: il Golfo di Napoli.
A Capri iniziò il soggiorno partenopeo di Neruda, terminò pochi mesi più tardi sull’isola di Ischia, a Sant’Angelo. Fu proprio sull’isola di Capri che venne pubblicata Los versos del capitan: un unico canto d’amore dedicato alla donna che da poco tempo era entrata nella sua vita e che è rimasta sempre al suo fianco fino alla fine, Matilde Urrutia: 
 
(…)Perché tu sei la coppa che attendeva i doni della mia vita.
 
Mesi in cui il poeta più volte espresse nostalgia del Cile, ma non c’è da stupirsi del colore e il calore che trovò nella terra che l’ospitò. Chissà, magari il “vero” Neruda non c’avrà pensato a registrare i suoni di quell’isola che lo ha accolto e nessuno forse l’avrà fatto davvero per lui, non come fece, invece, Mario il postino.